Teatro dell’Oppresso
Teatro-forum e del Teatro-immagine
Il Teatro dell’Oppresso ha due principi fondamentali: per prima cosa, aiutare lo spettatore – essere passivo, recettivo- a trasformarsi in protagonista di un’azione drammatica, in soggetto, in creatore, in un trasformatore. In secondo luogo, provare a non accontentarsi di riflettere sul passato, ma di preparare il futuro.
Augusto Boal
Le potenzialità del linguaggio teatrale:
Teatro-forum e Teatro -immagine
Cos’è il Teatro-forum?
Il Teatro-forum è una tecnica di teatro interattivo in cui si utilizza il gioco teatrale per stimolare momenti di riflessione e confronto su un tema scelto. Con questo obiettivo, vengono presentate delle scene che sono incentrate su uno o più situazioni di tensione, conflitto o apparentemente senza via d’uscita e che sono sviluppate attraverso le azioni di un protagonista e di un antagonista. Il numero di personaggi varia in base al livello di complessità della scena. A partire dalla situazione rappresentata, il regista, nel ruolo di facilitatore, stimola gli spettatori ad esprime il loro accordo o disaccordo su quanto hanno visto. Nel caso qualcuno non sia soddisfatto, è invitato a sostituire un personaggio e a mettere in azione le proprie idee, confrontandosi con i diversi personaggi in scena e proponendo delle possibili azioni, alternative e nuove rispetto a quelle mostrate, per trasformare il conflitto. Ne nasce così una discussione in forma teatrale.
Cos’è il Teatro-immagine?
Il Teatro-Immagine invita le persone a “pensare con il corpo”, costruendo delle immagini con i propri corpi per esprimere emozioni, vissuti e idee a partire da questioni e conflitti su cui si desidera stimolare una riflessione. Il lavoro sulle immagini permette di creare degli spazi di condivisione e di osservare le diverse immagini proposte all’interno del gruppo, sperimentando come una stessa immagine possa essere interpretata in modi differenti, in base ai propri vissuti ed esperienze. Le immagini proposte e le loro interpretazioni restituiscono la varietà e la complessità della realtà e aprono spazi di confronto e interazione.
Le tecniche del Teatro-forum e il Teatro-immagine fanno parte del Teatro dell’Oppresso (TdO), frutto delle ricerche e della pratica del regista Augusto Boal (1931- 2009), prima in Brasile negli anni ’70 e successivamente durante il suo esilio in Francia. Nel TdO si utilizzano tutte le potenzialità del linguaggio teatrale, strumento che stimola la partecipazione attiva delle persone che sono invitate a esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che esse stesse vivono. Il Teatro dell’Oppresso è praticato in tutto il mondo in situazioni e contesti molto differenti e può trattare le tematiche più varie.