Irene Zagrebelsky

Percorsi di Comunicazione Nonviolenta e Teatro interattivo

Lavoro per costruire ponti, per facilitare e aumentare le possibilità di comprensione e scambio tra noi esseri umani. Lo faccio proponendo percorsi in cui le tecniche del Teatro dell’Oppresso e il processo di Comunicazione Nonviolenta si integrano e potenziano

Buongiorno e grazie per essere qui!
Mi chiamo Irene Zagrebelsky e lavoro come formatrice e facilitatrice della comunicazione e delle relazioni. Sono trainer certificata a livello internazionale dal Center for Nonviolent Communication

Metto a disposizione le diverse competenze che ho maturato negli anni, prima studiando e lavorando come attrice di teatro, laureandomi nel frattempo in Antropologia culturale e dedicandomi poi al Teatro dell’Oppresso e alla Comunicazione Nonviolenta.

Oggi offro laboratori di gruppo e percorsi individuali in cui integro la Comunicazione Nonviolenta (CNV) e le tecniche di Teatro interattivo (Teatro dell’Oppresso). Il mio lavoro si svolge prevalentemente a Torino, dove vivo, ma mi sposto volentieri e sono disponibile a organizzare appuntamenti e workshop in altri luoghi, in Italia e all’estero.

Grazie all’uso integrato di queste metodologie offro a singoli, professionisti, gruppi, associazioni e organizzazioni, momenti di formazione incentrati sulla sperimentazione e l’apprendimento di una serie di abilità rispetto al come ci esprimiamo, come ascoltiamo e al modo in cui possiamo trasformare le situazioni di conflitto in momenti di comprensione reciproca, crescita e dialogo, sia nella nostra vita personale sia in quella lavorativa.

Amo pensare ai miei percorsi come ad un allenamento, un momento per rallentare e interrogarci su come comunichiamo con noi stessi e con gli altri, per sviluppare consapevolezza sui nostri meccanismi di reazioni abituali, per poter scegliere eventualmente di cambiarli, consapevoli di come questo possa produrre cambiamenti in noi stessi e attorno a noi.

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Le mie esperienze

I miei valori e la mia visione

“Coltivare pace” e costruire “ponti”

Il mio impegno è quello di mettere a disposizione le mie competenze e la mia sensibilità per “coltivare pace” e per costruire “ponti” che facilitino e aumentino le possibilità di comprensione, inclusione e dialogo tra noi esseri umani.

Dare voce all’unicità di ogni persona

Credo nella ricchezza e nell’unicità di ogni persona, e al valore del contributo che ognuno può offrire attraverso la propria sensibilità e il punto di vista da cui sente e pensa il mondo.

Osservare e ascoltare con empatia

Oltre alle competenze teoriche, metto in campo l’attitudine e la mia capacitа di osservazione e di ascolto empatico, affinate nel corso dei laboratori e percorsi che ho condotto in questi anni con gruppi molto diversi per età, provenienza, obiettivi e necessità.

Facilitare la comunicazione nei gruppi

Ho imparato a stimolare e facilitare, con calma e flessibilità, la costituzione di un gruppo in cui ci sia fiducia e ascolto reciproco, preparando un terreno fertile per far germogliare e maturare l’espressione e creando una coralità in cui ogni voce è importante. Ho imparato ad ascoltare le dinamiche dei gruppi e ad essere una presenza salda e rassicurante nel mio ruolo di formatrice e guida, fornendo stimoli e accogliendone dal gruppo, in una dinamica interattiva.

Ritrovarsi nel gioco

Vedo il gioco come una risorsa preziosa per il mio lavoro. Nella mia esperienza, è spesso grazie ad un approccio ludico che ci sentiamo coinvolti e stimolati a sperimentarci, scoprirci, sorprenderci. È una via diretta per dar spazio alla nostra creatività e vitalità e per metterci in ascolto dell’intelligenza dei nostri corpi.

Riscoprire il proprio potere di cambiamento

Credo nei passi che ognuno di noi può fare per migliorare ciò che lo circonda. Ho fiducia nelle possibilità che si aprono quando ci attiviamo, mettiamo in circolo le nostre energie e recuperiamo il nostro potere di influenzare il mondo. Praticando e condividendo insieme ad altri il Teatro dell’Oppresso e la Comunicazione Nonviolenta nutro la mia fiducia nell’umanità e la mia voglia di contribuire.

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